Alte Alpi e Provenza

Ho fatto un giro in Francia per andare a trovare la mia amica Géraldine che lavora quest'estate nella zona di Briançon, dopo essere tornata questa volta da un anno accademico in Tunisia. La distanza da Bergamo non è troppo lunga e le montagne mi sono piaciute molto, oltre al fascino che ha sempre l'andare oltre il confine.

Il primo giorno abbiamo fatto un lungho giro a circolo che ci ha portato a un lago glaciale e a vedere panorami incantevoli con cime scure da un lato, cosparse di neve; dall’altro montagne di rocce rossicce e in mezzo ampissimi spazi solcati dalle acque di un azzurro cristallino che scendevano dal ghiacciaio. Per me ed Elena era il giorno del viaggio dall'Italia ed è stata una giornata campale perché dopo l'escursione e la cena siamo dovuti andare a recuperare l'auto con cui eravamo andati al punto di partenza del giro e tornare indietro. Con questo colpo finale di 80 km niente meno, siamo arrivati al campeggio a mezzanotte, ma per fortuna non abbiamo dovuto montare la tenda perché ci ha ospitati la mamma di Géraldine nel suo "padiglione".

Il secondo giorno abbiamo avuto tempo piuttosto brutto al pomeriggio e alla sera, piovoso e freddo. Nonostante ciò abbiamo fatto una passeggiata sotto la pioggia dalle 18 alle 21. Sembra incredibile, ma queste francesi sono un fenomeno! Siamo ritornati alla tenda nel campeggio libero, o selvaggio come lo chiamano loro, e ci siamo cotti la carne sui fornelli a gas mentre pioveva e tirava vento. Ci siamo aiutati con la pila frontale per cucinare!

 

Dopo una notte in tenda in mezzo al vento ci siamo svegliati trovando le cime innevate appena 200 m al di sopra di noi. Eravamo a 1745 m, in una piccola località dove sorge il rifugio in cui lavora Géraldine, sulla strada per il Col d'Izoard.

La chicca del campeggio libero: eravamo stati allettato con la promessa di docce calde solari e abbiamo trovato un sacco di plastica nero che lasciato al sole doveva riscaldare l’acqua dentro e poi permettere di lavarsi, a condizione che si riuscisse a issare il peso di 20 kg su un ramo d’albero e che il sole ci fosse… Morale: ci lavavamo nel torrente gelato!

Sabato e domenica sono state giornate più civilizzate perché siamo scesi verso la Provenza, lasciando quelle fenomenali francesi al campeggio. Anche qui spettacolari paesaggi e posti che mi hanno lasciato solo voglia di ritornarci, come le Gole del Verdon, la valle della Roya… e tanti altri.

Géraldine ha promesso di venire a trovarci (in autostop!!) dopo che terminerà a metà settembre di lavorare nel rifugio e dopo che avrà fatto 2 settimane sulle Alpi vagando in solitario con una tenda… Sarà bello ritrovarsi anche in Italia, dopo essersi visti in Siria, Yemen e Francia.